L’Organizzazione “Vivere Insieme” è fedele ai principi sociali delineati nello statuto. Essa, facendo tesoro dell’esperienza accumulata in tutti questi anni di lavoro a favore  dei diversamente abili dell’ hinterland e delle loro famiglie, ha rafforzato col passare del tempo ancor più i propri valori di  riferimento supportata dalla meravigliosa ed encomiabile collaborazione dei suoi volontari. 

E’ un’ organizzazione laica e apartitica.

Si fonda sui valori della solidarietà e della condivisione.

Ha principalmente l’obiettivo di elaborare, promuovere e realizzare  attività culturali, assistenziali, ludico — ricreative e lavorative atte alla valorizzazione e all’inserimento sociale dei soggetti svantaggiati.

Crede nelle risorse del volontariato puro.

Considera il volontariato come un valore, facilmente riconducibile a un ideale di dono gratuito, di atteggiamento di ascolto e apertura nei confronti degli altri.

Crede nel valore delle persone e nella loro possibilità di realizzarsi come individui e di integrarsi nella società. 

Crede nella opportunità di investire professionalità ed esperienza operando concretamente per aiutare e far crescere quanti sono in  condizioni di disagio, che altrimenti sarebbero destinati a restare inosservati e ignorati.

Crede che operare nel sociale sia sempre una sfida ed una continua occasione di crescita personale e professionale.

Si propone di essere, tramite l’operato dei suoi volontari, esempio di solidarietà verso la comunità sociale che intende sensibilizzare nel rispetto delle idee, del “credo” e delle scelte di ciascun individuo.

Si propone di realizzare progetti mirati all’ integrazione sociale e di  rispondere alle richieste di aiuto delle fasce deboli della Riviera ionica messinese.

La versatilità e la capacità di adattamento tipiche del volontariato permettono all’Organizzazione di rispondere a diverse necessità della Comunità, colmando quelle carenze a cui l’Ente pubblico non riesce a rispondere come dovrebbe in base al principio di sussidiarietà (art. 118 della Costituzione). Ciò però avviene senza la pretesa di sostituzione del privato al pubblico e nell’ottica di una collaborazione, di un’alleanza tra loro che risponde alla seguente esortazione: “Chi può fare, faccia per il bene della Comunità”.